Marco Cortesi e Mara Moschini oggi 20 aprile hanno tenuto incollati, emozionati, in assoluto silenzio i ragazzi di terza quarta e quinta e i loro docenti.
Niente scenografie né costumi ma improvvisamente gli attori portano nel cuore di Sarajevo sotto le pallottole dei cecchini con realismo ed emozioni intense. In scena quattro storie vere provenienti da uno dei conflitti più atroci e disumani dei nostri tempi: la guerra civile che ha insanguinato l’Ex Jugoslavia tra il1991 e il 1995 .
La rappresentazione corre sul filo dell’emozione attraverso la fratellanza e l’umanità dei protagonisti ,vicende terribilmente attuali di coraggio civile, di decisioni e di scelte, che s’intrecciano a un’appassionante inchiesta sulle ragioni vere del conflitto e il ruolo del coraggio civile nella nostra società; storie di uomini e donne che hanno avuto il coraggio di rompere la catena dell’odio e della vendetta, persone che hanno avuto la capacità di vedere oltre il loro egoismo e di rischiare la loro vita per gli altri. Storie vere, autentiche, genuine. Storie effettivamente raccolte con un piccolo registratore sui campi di battaglia. Marco e Mara hanno raccontato il genocidio di Srebrenica, l'assedio di Sarajevo o la battaglia di Vukovar da un nuovo punto di vista, quello dell'umanità e della fratellanza: storie di cristiani, di musulmani e di ortodossi che hanno deciso di non arrendersi all'orrore, di darsi una mano a vicenda, contro gli abissi della guerra.