«Ogni lingua appartiene a tutta l’umanità, non solo al suo popolo; quindi ogni popolo, salvaguardando la propria lingua, salvaguarda l’umanità».
Sotto l’egida di questa forte e bella suggestione, che è stata offerta nel suo intervento da Paolo Corbucci, funzionario del MIUR, si è svolto dal 23 al 27 marzo 2015 il viaggio istituzionale in Russia, che ha coinvolto un gruppo di Dirigenti di scuole in cui s’insegna russo curricolare. La Romagna è stata ben rappresentata dalle dirigenti Simonetta Bini, del Liceo Linguistico “Ilaria Alpi” di Cesena, Valeria Gabrielli, dell’ITS “Marco Polo” di Rimini e Sandra Villa, del Liceo “G. Cesare-M. Valgimigli” di Rimini.
In estrema sintesi, due sono stati i principali obiettivi istituzionali del viaggio, ed entrambi di ampia caratura: l’internazionalizzazione dei curricoli e la possibilità che l’italiano venga riconosciuto tra le discipline d’esame che, secondo il sistema russo, offrono crediti utili per l’Università.
In Italia il russo è già studiato in modo curricolare, in Russia, invece, l’italiano è opzionale: l’impegno del MIUR è teso al riconoscimento di scuole bilingui e biculturali da parte del Ministero Russo, non solo perché la cultura russa comprende anche le radici della cultura italiana, ma anche per dare piena attuazione ad accordi bilaterali già in essere. Ma si è anche parlato di formazione dei docenti, borse di studio, scambi e stage, protocolli di collaborazione….
Insomma, un confronto di ampio orizzonte. Con questo scopo, molto significative sono state non solo le giornate seminariali organizzate con gli istituti culturali russi presso il consolato italiano a San Pietroburgo, con la presenza del console generale Leonardo Bencini, e presso il consolato italiano a Mosca, con la presenza del console Piergabriele Papadia de’ Bottini, ma anche le visite alle scuole: indimenticabili la grinta della dirigente della scuola 1257 (le scuole russe vengono identificate con numeri), Ludmilla Grigorieva, sostenitrice fra l’altro, con grande sorpresa generale, di classi maschili e femminili, e l’amore per l’Italia della dirigente della scuola 1529, Marina Solovieva, che non si è sottratta alle domande dei dirigenti e ha fornito con generosità di tempo un significativo spaccato del sistema scolastico russo. Entrambi i consoli hanno affermato che c’è una grande domanda d’Italia in Russia, e che è una responsabilità particolare sostenere questa domanda.
Si può aggiungere che la cultura e la lingua possono essere il reale sostrato e il valore aggiunto dell’economia che, se privata della dimensione etica e conoscitiva, corre il rischio di ridursi a cinico sistema di profitto. La scuola, in questo senso, ha un ruolo privilegiato, e questo è apparso nella sua reale evidenza. Il viaggio, organizzato per impulso del Direttore generale Carmela Palumbo – che, insieme alla Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, ha assunto da poco anche le competenze degli Affari internazionali –, è stato possibile anche grazie alla stretta collaborazione fra la dott.ssa Rita Renda, funzionaria dell’ufficio VI del MIUR, inequivocabile punto di riferimento, il dirigente Giuseppe Lo Porto, distaccato presso l’Ufficio Istruzione del Consolato generale d’Italia a Mosca, infaticabile nell’avviare e mantenere relazioni con scuole ed enti, e il dirigente Oldino Cernoia, che ha offerto l’ottimo supporto organizzativo.
Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Simonetta Bini
Categoria: Eventi | Data di pubblicazione: 03/04/2015 |
Sottocategoria: A. S. 2014-2015 | Data ultima modifica: 03/04/2015 12:31:37 |
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