https://ambo.ausl.bologna.it/temi/covid-19/scuole/scuole

 

GESTIONE DEI CONTATTI IN CASO DI INFEZIONE COVID IN AMBITO SCOLASTICO AFFIDATA ANCHE AL DS con nota 1218 del 06-11-21 (New)

 

 

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Come bisogna comportarsi su autobus e scuolabus?

Prima di salire su autobus e scuolabus è necessaria la misurazione della temperatura corporea a casa ed è vietato salire in caso di febbre sopra i 37,5° C.

Sugli scuolabus si applicano inoltre alcuni ulteriori obblighi come igienizzare le mani, indossare la mascherina per tutto il tempo del viaggio (questa misura non si applica ai bambini con meno di 6 anni e con forme di disabilità che controindichino l’uso continuativo della mascherina) e il rispetto della seduta negli spazi individuati per mantenere il corretto distanziamento.

Distanziamento e uso della mascherina

La mascherina deve essere chirurgica e deve essere utilizzata sia in condizioni di staticità (per esempio, quando si è seduti al banco) sia quando si è in movimento e non è possibile mantenere la distanza di almeno un metro tra le persone.

Per gli studenti con disabilità certificata ai sensi della Legge 104/92, nelle situazioni che potrebbero controindicare, anche temporaneamente, l’utilizzo della mascherina, la famiglia può rivolgersi al proprio Pediatra di libera scelta, Medico di medicina generale, Pediatra ospedaliero o Neuropsichiatria infantile di riferimento. In seguito a valutazione il medico attesterà le limitazioni nell’utilizzo dei dispositivi di protezione. Tali attestazioni andranno consegnate dalla famiglia alla scuola.

Come vengono sanificati i locali scolastici?

Gli istituti scolastici sono tenuti a organizzare quotidianamente la sanificazione degli ambienti, in particolar modo dovranno essere sanificate le superfici che vengono frequentemente toccate con le mani (es: maniglie delle porte, corrimano delle scale, interruttori della luce ecc…). Bisogna utilizzare prodotti con azione virucida, in grado cioè di eliminare eventuali presenze di virus infettanti. Nel caso in cui un alunno risulti positivo al Covid-19 verrà eseguita una sanificazione straordinaria degli ambienti che l’alunno ha frequentato (aula ed eventualmente palestra e mensa).

 

Per i genitori

Cosa fare in caso di un figlio con sintomi?

È molto importante non portare il proprio figlio a scuola in presenza di febbre (>37,5°C) accompagnata o meno da altri sintomi respiratori, come tosse e raffreddore con difficoltà respiratoria, vomito (episodi ripetuti accompagnati da malessere), diarrea (tre o più scariche con feci semiliquide o liquide), perdita del gusto (in assenza di raffreddore), perdita dell’olfatto (in assenza di raffreddore), cefalea intensa.

Il solo raffreddore, senza altri sintomi, non deve invece essere inteso come un motivo per sospendere la frequenza scolastica, in quanto si tratta di una condizione molto frequente.

In caso di sintomi Covid-19 è necessario prendere contatto con il proprio Pediatra o Medico curante, che valuterà sulla base dei sintomi e del quadro epidemiologico se sottoporre o meno il ragazzo al tampone per la ricerca di SARS-CoV-2.

· Se il tampone è positivo, l’alunno/a sarà tenuto all'isolamento a casa fino alla guarigione. Il Dipartimento di Sanità Pubblica avviserà il referente Covid scolastico per l’individuazione dei contatti stretti a cui saranno date indicazioni per l’eventuale quarantena.

· Se il tampone risulta negativo, il Pediatra o il Medico certificherà la negatività del tampone e la risoluzione dei sintomi per la riammissione a scuola.

· In tutti i casi in cui il pediatra decide di non prevedere il tampone, la riammissione a scuola avviene alla risoluzione dei sintomi, come concordato con il Pediatra o Medico curante, senza necessità di certificazione.

Cosa fare se un genitore è positivo?

A meno di condizioni particolari di non convivenza, i figli saranno posti in quarantena.

· Se non avranno sviluppato sintomi e avranno avuto esito negativo al tampone di fine quarantena, potranno essere riammessi a scuola presentando la certificazione di fine quarantena.

· Se non avranno eseguito il tampone di fine quarantena sarà inviata la lettera di fine quarantena dopo 14 giorni dalla data di ultimo contatto con il genitore positivo.

Contatti con alunno positivo in ambito scolastico

Ø Per chi ha avuto un contatto stretto con un alunno caso confermato Covid-19, la durata della quarantena sarà determinata dal Dipartimento di Sanità Pubblica dopo aver valutato ogni singolo caso considerando il suo stato vaccinale. Sono considerati contatti stretti gli alunni seduti nei posti adiacenti al caso confermato e che hanno avuto prolungata e significativa interazione con il compagno risultato positivo, individuati dal Dipartimento di Sanità Pubblica.

Per i contatti stretti è prevista la quarantena di 7 o 10 giorni. Al termine del periodo di quarantena saranno convocati per l'esecuzione di un tampone molecolare al fine di verificare la presenza del virus. Prima della disposizione di inizio quarantena, i contatti stretti potrebbero eventualmente essere convocati per l'esecuzione di un tampone di screening insieme ai contatti a basso rischio.

· Se il tampone di fine quarantena risulta negativo, l'alunno può rientrare a scuola con la lettera di fine quarantena.

· Se, invece, risulta positivo, l'alunno resta a casa in isolamento fino all'attestazione della guarigione e alla ricezione del certificato di fine isolamento.

· Se un alunno non si presenta all'appuntamento per l'esecuzione del tampone di fine quarantena, sarà tenuto a un periodo di 14 giorni di quarantena, dopo i quali riceverà la certificazione di fine quarantena.

· Attenzione: i ragazzi che hanno avuto la malattia nei tre mesi precedenti sono esonerati dalla quarantena.

Ø Invece gli altri compagni di classe che non siano stati seduti nei posti adiacenti al caso confermato e che non abbiano avuto con lui prolungata e significativa interazione sono considerati contatti a basso rischio. Ai contatti a basso rischio sarà sospesa la frequenza a scuola in presenza fino a indicazione del Dipartimento di Sanità Pubblica sulla base degli esiti dello screening.

Ø Pure gli insegnanti sono considerati contatti a basso rischio. Questi ultimi saranno convocati per l'esecuzione di un tampone di screening. I docenti potranno recarsi a lavoro in attesa dell'esito del tampone rispettando rigorosamente il distanziamento e utilizzando tutti i dispositivi di protezione individuale.

Quali certificazioni vengono rilasciate?

Alunno positivo

In caso di positività dell’alunno sarà disposto l'isolamento. Il Dipartimento di Sanità Pubblica invierà una lettera di inizio isolamento tramite PEC alla famiglia e al Pediatra o Medico curante, con la quale sarà possibile giustificare l’assenza da scuola. In seguito all’esito negativo di un tampone il Dipartimento di Sanità Pubblica invierà alla famiglia l’attestato di guarigione per la riammissione a scuola.

Alunno negativo

Se l’alunno sviluppa sintomi compatibili con il Covid-19 ma il tampone è negativo il rientro a scuola potrà avvenire in seguito alla guarigione e con certificato del Pediatra o Medico di medicina generale in cui deve essere riportato l’esito negativo del tampone.

Alunno con altri sintomi

Se il Pediatra o Medico di medicina generale ritiene che l’alunno abbia sintomi non compatibili con il Covid-19 e quindi non reputa necessario il tampone, si procederà come per il consueto periodo di convalescenza. Il rientro a scuola avverrà in seguito alla guarigione senza alcun certificato, come indicato dalla norma regionale.

Familiare positivo

In caso di positività di un familiare sarà disposta la quarantena per l’alunno/a in qualità di contatto stretto. Il Dipartimento di Sanità Pubblica invierà una lettera di inizio quarantena tramite PEC con la quale sarà possibile giustificare l’assenza da scuola. Alla fine della sorveglianza, se non sono emersi sintomi o non si hanno avuto tamponi positivi, sarà inviata la lettera di fine quarantena che potrà essere presentata per la riammissione a scuola.

Contatto in ambito scolastico

Agli alunni e al personale scolastico che ha avuto un contatto con un caso positivo può essere disposta la quarantena. In questo caso sarà inviata la lettera di fine quarantena che potrà essere presentata per la riammissione a scuola.

Per il personale scolastico

Distanziamento e uso della mascherina

Gli insegnanti devono rimanere dietro la cattedra, mantenere una distanza di due metri dagli alunni e indossare la mascherina anche in condizioni di staticità. A maggiore ragione devono utilizzare la mascherina quando non è possibile mantenere la distanza di due metri.

Cosa fare in caso di sintomi di un docente?

Se l’insegnante o qualsiasi altro operatore scolastico ha sintomi riconducibili al Covid-19 deve restare a casa e contattare il proprio Medico di medicina generale.

Se un insegnante o un operatore scolastico ha sintomi a scuola, deve indossare, come già previsto, una mascherina chirurgica. L’operatore dovrà allontanarsi dalla struttura, rientrando al proprio domicilio e contattare il proprio Medico di medicina generale per la necessaria valutazione clinica. Il Medico curante valuterà l’eventuale prescrizione del test diagnostico.

In caso di sospetto Covid-19, il Medico richiede tempestivamente il test diagnostico e lo comunica al Dipartimento di Sanità Pubblica che programma ed esegue il test diagnostico. Gli operatori scolastici hanno una priorità nell’esecuzione dei test diagnostici.

· In caso di diagnosi di patologia diversa da Covid-19, il Medico redigerà una attestazione per la riammissione a scuola dell’operatore specificando di aver seguito il percorso previsto per Covid-19.

· In caso di esito positivo il Dipartimento di Sanità Pubblica contatta l’operatore per l’indagine epidemiologica per la definizione dei contatti stretti e le procedure di sorveglianza conseguenti.

Cosa succede quando un docente è positivo?

Se un insegnante risulta positivo al tampone molecolare e ha mantenuto negli ultimi giorni di frequenza tutte le misure di protezione anti-covid, tra cui il corretto distanziamento fisico e l'utilizzo della mascherina anche in condizioni di staticità,

· gli alunni individuati come contatti del docente sospendono la frequenza scolastica in presenza e saranno convocati dal Dipartimento di Sanità Pubblica per l'esecuzione di un tampone molecolare di screening. Se i tamponi degli studenti danno esito negativo, essi potranno rientrare a scuola.

· Agli alunni che non hanno eseguito il tampone di screening sarà disposta la quarantena per 10 o 7 giorni e sarà programmato un tampone di fine quarantena alla fine del periodo.

· Se un alunno non si presenta all'appuntamento per l'esecuzione del tampone di fine quarantena sarà tenuto a un periodo di 14 giorni di quarantena.

In entrambi i casi, gli alunni potranno rientrare a scuola alla ricezione della lettera di fine quarantena se non hanno sviluppato sintomi durante il periodo.

 

· Se uno o più tamponi di ragazzi della classe risultano positivi, i compagni verranno posti in quarantena per 10 o 7 giorni a partire dall'ultimo giorno di frequenza, e sarà programmato un tampone di fine quarantena alla fine del periodo. La durata della quarantena sarà determinata dal Dipartimento di Sanità Pubblica dopo aver valutato ogni singolo caso considerando lo stato vaccinale del contatto stretto.

· Se il tampone di fine quarantena risulta negativo, l'alunno può rientrare a scuola con la lettera di fine quarantena.

· Se, invece, risulta positivo, l'alunno resta a casa in isolamento fino all'attestazione della guarigione e alla ricezione del certificato di fine isolamento.

Cosa fare in caso di alunno con sintomi?

L’alunno che presenti sintomi compatibili con il Covid-19 dovrà essere accompagnato in una area di isolamento dedicata all'interno della scuola, gli verrà consegnata una mascherina chirurgica se non già in suo possesso e saranno avvisati i genitori.

L’adulto responsabile di gestire lo studente fino all’arrivo dei genitori utilizzerà a sua volta una mascherina chirurgica, evitando il contatto e mantenendo le distanze. La famiglia, allertata dal referente scolastico Covid-19, sarà responsabile di condurre l’alunno a casa e di ricorrere al Pediatra o al Medico curante di riferimento.

Sarà il Medico a valutare, in base alla situazione clinica, alla storia dell’alunno, al contesto familiare ed epidemiologico, l’opportunità o meno di richiedere il tampone naso-faringeo.

La chiusura di una scuola o parte della stessa dovrà essere valutata dal Dipartimento di Sanità Pubblica in base al numero di casi confermati, di eventuali focolai e del livello di circolazione del virus all’interno della comunità. Un singolo caso confermato in una scuola non dovrebbe determinarne la chiusura, soprattutto se la trasmissione nella comunità non è elevata. Inoltre, il Dipartimento di Sanità Pubblica potrà prevedere l’invio di unità mobili per l’esecuzione di test diagnostici presso la struttura scolastica per definire l’eventuale circolazione del virus e circoscriverne la diffusione.


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