Ringraziamenti fine A.S.

 E anche questo strano anno volge ormai al termine. Tempo di bilanci.

DAD, questa strana parola ci ha accompagnato in questi mesi, diventando, un po' per volta, una compagna di viaggio, non un viaggio nelle nuove tecnologie ma piuttosto un viaggio nelle opportunità che le nuove tecnologie potevano offrire. E così è stato, per i nostri studenti e anche per noi insegnanti, che abbiamo accolto la sfida fino alla fine, con fatica, è vero, ma anche con tanta soddisfazione perché in questo scambio continuo di competenze con i colleghi e con gli stessi studenti, tutti abbiamo scoperto che le strade per imparare ed insegnare sono tante, e nessuna è migliore o peggiore, ma tutte portano alla crescita e alla conoscenza.

Allora pensiamo sempre di più ai nostri ragazzi in modo diverso, un modo che non è nuovo ma che, malgrado secoli di distanza, è ancora oggi, a mio avviso un grande insegnamento: “[…] On ne cesse de criailler à nos oreilles, comme si l’on versait dans un entonnoir, et notre rôle consiste seulement à dire ce qu’on nous a dit. Je voudrais que le maître corrige ce point, et que, dès l’abord, selon les capacités de l’intelligence qui lui est confiée, il commence à la mettre en piste, pou lui faire goûter les choses, les lui faire choisir et juger d’elle-même, quelquefois en lui montrant la voie, quelquefois en lui laissant l’initiative. Je ne veux pas que le maître trouve et parle tout seul, je veux qu’il écoute son élève parler à son tour »

Per questa ragione, alla fine di questo strano anno, ringrazio tutti i miei studenti di quinta che hanno iniziato con me questo viaggio che si sta per concludere, e grazie ai miei studenti di 3C, di 1C e di 1D che si sono messi in gioco insieme a me, insieme a tutti i loro insegnanti, accettando la sfida di una scuola che ha scoperto di essere forte, solida e pronta a ricominciare.

Grazie a tutti

Paola De Simone

....Questi lavori li dedichiamo a chi pensa che DAD significhi fare meno, ridurre i tempi, riposarsi.
DAD per noi ha significato fare tanto, fare in modo diverso e farlo soprattutto
insieme

Le classi 1C e 1D , con la creazione di un e-book di classe hanno ripercorso una parte di questo strano anno,
dimostrando che le distanze possono essere superate, semplicemente collaborando ad un progetto comune che li ha visti partecipi, ognuno a suo modo, diventando i protagonisti di una tecnologica ‘foto di classe’, una foto da sfogliare e da ascoltare.
Grazie ragazzi

 

 

La classe 3C, attraverso la creazione di questo e-book si è fatta partecipe di un problema che sempre più richiede impegno e consapevolezza. In questo breve viaggio, ognuno di loro ha scelto di esserci, scegliendo progetti, soluzioni, ma soprattutto scegliendo di parlarne con più consapevolezza.

Grazie ragazzi

 


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