Incontro con Sami Modiano

Maggio 2017

Lunedì 15 maggio 2017 le classi 4A, 4H, 5E e 5F, accompagnate dai loro insegnanti, si sono recate nell’Aula magna della Facoltà di Psicologia per assistere all’incontro con Sami Modiano: uno dei pochi sopravvissuti all’orrore dei campi di sterminio.

Con voce ferma, nonostante la commozione suscitata dai ricordi, Modiano ha ripercorso la sua storia, dall’ infanzia serena nell’isola di Rodi, circondato dall’amore e dall’affetto della sua famiglia e della comunità ebraica, all’“inizio della fine”: la deportazione prima nel campo di sterminio di Birkenau e poi di Auschwitz.

Luoghi di violenza inaudita, di barbarie, di privazione di ogni dignità, nei quali ha perduto il padre e la sorella, uccisi insieme alla gran parte dei duemila ebrei della comunità di Rodi.

“Non si può dimenticare”, con queste parole più volte Modiano ha sottolineato il senso del suo essere sopravvissuto, e il dovere della memoria: solo nell’incontro con i ragazzi e le ragazze di oggi egli ha affermato di trovare la forza di continuare a testimoniare, rievocando sofferenze estreme e dolore, quello che è stato.

‘Non mi fermerò, non mi fermerò!’ ha detto ad una platea commossa, silenziosa e partecipe di un dramma che, mediante una narrazione ferma e, al tempo stesso, animata da profondo pathos, si è come palesato davanti agli occhi dei partecipanti, in tutta la sua crudezza.

Il racconto ha così condotto ad un invito per i ragazzi e le ragazze, stretti in un ideale abbraccio, accompagnato da un accorato “non mollate”… A loro il compito di tener fede a questo invito in ogni contesto e situazione in cui la dignità, specie dei soggetti più vulnerabili, viene messa in discussione, lesa, violata.

 


Categoria: EventiData di pubblicazione: 17/05/2017
Sottocategoria: A.S. 2016-2017Data ultima modifica: 18/05/2017 09:27:58
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