“Solo quando nel mondo a tutti gli uomini sarà riconosciuta la dignità umana, solo allora potrete dimenticarci” (Primo Levi)
Nel solco del ricordo si è snodato dal 7 all’11 maggio il progetto dell’Associazione Deina nei luoghi della memoria in Austria che ha visto coinvolte le classi 4D e 4E insieme ai loro insegnanti Bragagni, Bezzi, Radici e De Simone e alle loro formatrici Cristina e Lidia.
Esperienze come i “viaggi della memoria” sono un antidoto all’oblio, sono una strada per dare agli studenti, i nostri adulti di domani gli strumenti per ripensare a quanto è accaduto e dunque per formare in loro una coscienza civile.
E proprio perché la memoria è anche un atto di ricerca, di verità e di consapevolezza, il nostro viaggio in terra austriaca ha preso le mosse dalla Vienna imperiale, culla della Mitteleuropa e dei fasti asburgici ma anche crocevia di razze e culture, dove abbiamo sì ammirato l’incanto dei suoi gioielli come la residenza imperiale Hofburg, la cattedrale di Santo Stefano e i suoi viali alberati fiancheggiati da sontuosi palazzi ed eleganti architetture, ma abbiamo compreso, passeggiando per il quartiere ebraico, l’apertura del Kaiser Francesco Giuseppe e il contributo ebraico alla grandezza della Vienna fin-de-siècle.
Il nostro viaggio lungo il filo della storia ci ha portati poi a esplorare la cosiddetta Vienna Rossa, nel primo dopoguerra, edificata ispirandosi alle tesi di indirizzo socialista, dove attraverso filmati d’epoca e una visita guidata in tedesco abbiamo conosciuto in particolare, non senza interesse e stupore, la realtà degli Höfe, come quello di Karl-Marx-Hof, blocchi di abitazioni operaie dalle forme di gusto espressionista e funzionalista, e più in generale il primo tentativo riuscito di esperienza socialdemocratica fondata su basi democratiche e sociali.
Il progetto socialdemocratico tramonterà con l’avvento del nazionalsocialismo e dell’annessione dell’Austria alla Germania, l’Anschluss, pagine buie nella storia austriaca che le nostre preziose e instancabili guide di Deina, Cristina e Lidia, hanno sfogliato insieme ai ragazzi e a noi insegnanti con letture e visite ai luoghi simbolo del terrore: primo fra tutti il campo di concentramento di Mauthausen, dove abbiamo sostato ai monumenti eretti alla memoria dei tanti deportati da vari angoli d’Europa e visitato gli edifici del lager con il museo sotterraneo ricco di fotografie e materiale documentario. Dopo aver esplorato la zona circostante con la famigerata cava di granito e la scala della morte, la nostra visita è proseguita nel non lontano sottocampo di Gusen, un’area dove oggi, sulle rovine di quella che fu la più terribile succursale di Mauthausen, sorge un ridente paesino con linde casette e giardinetti curati: il giro a piedi con audioguida in una atmosfera carica di tensioni e emozioni ha suscitato in tutti noi dubbi e interrogativi su un luogo sospeso tra la morte e la vita, il ricordo del passato e la percezione di un nuovo presente.
La riflessione sul nazionalsocialismo è stata infine declinata artisticamente allo spettacolare Museo del Belvedere: la residenza del principe Eugenio di Savoia incorniciata da giardini barocchi ospita una ricca collezione di opere d’arte di artisti come Klimt, di cui abbiamo ammirato “Il Bacio”, Schiele e Kokoschka, tutti invisi al regime nazionalsocialista che ne confiscò le opere definite “degenerate”.
Ma accanto al percorso formativo tra attività di scrittura creativa, dibattiti e riflessioni, i nostri studenti hanno affrontato l’Austria con animo da esploratore attraverso cinque regioni (Carinzia, Stiria, Vienna, Austria Superiore e Inferiore) con i suoi imperdibili stereotipi (dalla torta Sachert alla cotoletta Schnitzel, da Mozart al mito di Sissi, fino al bel Danubio e ai laghetti della Carinzia incastonati tra le Alpi) e le sorprese high-tech (il colorato termovalorizzatore e il complesso residenziale firmato Hundertwasser, la città di Graz dalle visioni spaziali e i moderni locali e imbarcaderi di tendenza lungo il Canale del Danubio dove abbiamo trascorso piacevoli serate).
Ci auguriamo che questo viaggio-studio attraverso la Vienna imperiale, socialdemocratica e nazionalsocialista sia stata per i nostri studenti l’occasione di ricucire le varie trame della storia, rintracciando quelle scintille intellettuali e politiche che hanno generato esperienze lunghe e dolorose di uomini e donne uniti da grandi ideali: uguaglianza, libertà e democrazia.
Categoria: Uscite didattiche e viaggi di istruzione | Data di pubblicazione: 24/05/2019 |
Sottocategoria: Anno scolastico 2018-19 | Data ultima modifica: 01/06/2019 13:27:10 |
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